I toponimi locali, nonché i reperti archeologici offrono una testimonianza, se pure
non sempre sicura, dell'avvicendarsi di varie popolazioni sul territorio, dagli Etruschi,
ai Liguri, ai Galli ed ai Romani. La stessa denominazione "Vignola" deriva dal latino
"vineola", piccola vigna, ad indicare la coltivazione della vite, in epoca romana
largamente praticata sui terreni alluvionali del Panaro.
Si ha testimonianza di un borgo (pagus) Sabinianum e di un Feronianum, e l'attuale
pedemontana (antica via Claudia) ricalca una via etrusca che, proveniente dalla
Toscana, collegava Bologna a Parma, attraversando il Panaro all'altezza dell'odierna
Pieve. Il primo documento scritto che reca testimonianza del luogo in cui venne
fondata la nuova comunità risale all'anno 826. A seguito di una permuta, l'abate del
Monastero di Nonantola otteneva la "basilica" di S.Maria in Tortiliano e il borgo "in
loco viniole ad saxo", dove successivamente venne edificato il castello. Si ignora la
data di costruzione del primitivo castello, che un'antica tradizione vuole edificato da
S.Anselmo abate di Nonantola, a difesa dei beni del monastero della zona. Per tutto il
periodo di dominio vescovile durato sino al 1247, il castello si configura sempre più
come importante "sentinella del Panaro", a controllo del fiume e dell'antica via
Claudia.
La transazione del territorio vignolese al Comune di Modena causò numerosi
scontri tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini e il comune di Bologna.
Della crisi politica seppe approfittare Gherardo Grassoni che instaurò a Vignola la
signoria della sua famiglia, affermando un dominio che durò quasi un secolo, fino a
quando gli Estensi si riappropriarono del feudo e, con la nomina di un podestà,
iniziarono ad esercitare la loro signoria diretta (1399). Nel 1401 Niccolò III d'Este
donò ad Uguccione dei Contrari di Ferrara il castello e le sue adiacenze e il feudo di
Vignola divenne contea con sedici comunità. La signoria, che durò quasi due secoli,
coincise con il periodo di massima prosperità del paese: venne ristrutturata la Rocca,
fu innalzata una nuova cinta muraria e con Ercole Contrari nel 1557 venne fatto
erigere, su progetto dell'architetto Jacopo Barozzi, il Palazzo antistante la Rocca oggi
conosciuto come Palazzo Boncompagni. Con la morte di Ercole nel 1575, per
mancanza di eredi, il marchesato di Vignola tornò agli Este che, su richiesta del Papa
Gregorio XIII, lo cedettero a Giacomo Boncompagni, suo figlio naturale.
La conquista napoleonica fece decadere definitivamente il dominio della famiglia
Boncompagni e Vignola, in virtù della nuova costituzione repubblicana, divenne
capoluogo di Cantone del Dipartimento del Panaro.
Con la Restaurazione (1814) Vignola entrò a far parte dei domini del duca di Modena
Francesco IV d'Austria - Este di cui subì il governo autoritario e dispotico; diversi
vignolesi parteciparono ai moti del 1831, alle guerre d'indipendenza ed alle imprese
garibaldine fino al compimento dell'Unità Nazionale. L'episodio più significativo della
storia del nuovo Comune è legato alla celebrazione solenne svoltasi il 20 ottobre 1872
del bicentenario della nascita dello storico Ludovico Antonio Muratori (1672-1750): in
questa occasione venne posata la prima pietra del ponte intitolato al Muratori,
inaugurato nel 1876 e sul quale transitò poi la nuova tramvia Vignola - Bazzano -
Bologna.
Reso inagibile in seguito al bombardamento del 1945, il ponte fu ricostruito per
essere poi distrutto dall'alluvione del 1966 e sostituito definitivamente con quello
attuale, in cemento armato, inaugurato nel 1969.
La tramvia fu sostituita nel 1938 dalla ferrovia elettrica Casalecchio - Vignola il cui
servizio, sospeso in seguito ai gravi danni subiti nel corso dell'ultimo conflitto
mondiale, fu ripreso dopo la riparazione del ponte sul Panaro, per interrompersi alla
fine degli anni '70 (il collegamento ferroviario Vignola-Bologna è stato riavviato come
metropolitana di superficie).
La ferrovia Modena - Vignola inaugurata nel 1888 ha cessato definitivamente la sua
attività nel 1970 e sulla ex sede ferroviaria troverà definitiva attuazione una pista
ciclabile.
Nel dopoguerra, Vignola ha continuato l'attività di valorizzazione della tradizionale
vocazione agricola basata sulla produzione della tipica frutta rossa e ha iniziato la sua
crescita artigianale e industriale. Insignita del titolo di "Città" dall'ex presidente della
Repubblica Oscar Luigi Scalfaro per le sue caratteristiche storiche, sociali ed
economiche, Vignola si offre oggi ai visitatori con un paesaggio naturale ed un
ambiente pressochè intatti, con uno sviluppo ben equilibrato dei settori economici ed
un'ottima qualità delle produzioni agricole conosciute in tutto il mondo.
Nella foto: il castello di Vignola (foto di Valter Baldini)
Orario di visita dal 29 giugno 2024
Venerdì, sabato e domenica: dalle ore 9:30 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 18:30
Biglietti
I biglietti d’ingresso saranno suddivisi a seconda delle tipologie di visita e della scontistica rivolta a determinate fasce d’età. Il biglietto comprende la visita al cortile interno, alle sale del piano terra e quelle del primo piano. Sono esclusi i camminamenti e le torri in quanto visitabili solo con visita guidata (vedasi sezione GRUPPI).
- 10 € ingresso intero con brochure e audioguida in omaggio
- 6 € ingresso ridotto con brochure e audioguida in omaggio per UNDER 18, studenti universitari, tessera Touring e OVER 70.
- GRATIS per UNDER 12, guide turistiche, giornalisti, per disabili con certificazione che attesti un’invalidità pari o superiore al 74% con accompagnatore legato al nucleo familiare o ad altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria
Nel costo del biglietto non è compresa la visita guidata.
Gruppi (minimo 5 persone)
I gruppi hanno l’obbligo della prenotazione che deve essere effettuata contattando direttamente la Rocca di Vignola all’email info@roccadivignola.it.
I gruppi hanno, inoltre, l’obbligo di essere accompagnati da una guida interna fornita dalla Rocca di Vignola oppure da una guida turistica abilitata alla professione e dotata di tesserino che lo accerti.
La guida interna va richiesta e prenotata in anticipo (almeno 3 giorni prima), contestualmente alla prenotazione del gruppo.
Ai minori è consentito l’accesso alla Rocca solo se accompagnati.
Il numero di telefono 059 775246 è a disposizione solo per le informazioni.
Accesso animali
All’interno della Rocca di Vignola non è consentito l’accesso degli animali, a meno che non si tratti di cani-guida.